Tecniche e Consigli

un moschettone assicurato in modo corretto
un moschettone assicurato in modo corretto

Ho iniziato a parlare delle vie ferrate dicendo che non esiste una scala riconosciuta delle difficoltà, questo non significa che non esistano metodi di allenamento, preparazione e consigli utili per affrontarle al meglio.

Salire una ferrata significa intraprendere un cambio piuttosto drastico rispetto all’escursionismo, l’uso degli arti superiori e della schiena diventa imprescindibile quindi è sempre consigliata una adeguata preparazione fisica.

Dal punto di vista della mera tecnica di salita non c’è tantissimo da dire visto che il nostro itinerario è vincolato a quello del cavo metallico che dobbiamo seguire, e non avremo la possibilità di fare movimenti particolarmente originali, quasi tutti i passaggi in salita saranno gli stessi per chiunque!
Valgono comunque delle regole di base comuni all’arrampicata, muoversi lentamente, un arto alla volta e solo quando si è certi di avere tre punti di appoggio ben stabili.

I principianti devono assolutamente evitare di incrociare gambe e braccia durante la salita, per il resto cercate di essere il più naturali possibili, preferite spostamenti brevi alle lunghe trazioni e ricordatevi che siamo molto più predisposti per arrampicarci che non per nuotare, quindi sentitevi liberi di seguire il vostro istinto nei movimenti!

È buona norma evitare di occupare in due la stessa porzione di cavo delimitato dai due fittoni, sia per questioni di pericolo, potremmo essere travolti dalla caduta di chi ci precede, sia per evitare di muovere il cavo mentre un'altra persona vi si sta arrampicando.

In prossimità di un fittone ricordatevi di far passare alla porzione di cavo successivo un moschettone alla volta, lasciandone sempre almeno uno fissato al cavo, il motivo mi pare ovvio…

Agganciate i moschettoni con l’apertura verso l’esterno e non verso la roccia, strisciando sulla parete eviterete delle aperture accidentali.

il passaggio del moschettone a cavallo del fittone
il passaggio del moschettone a cavallo del fittone

Quando ci troviamo in situazioni che il nostro cervello riconosce come pericolose, come ad esempio un passaggio un po’ delicato sulle rocce, abbiamo l’istinto di trattenere il fiato mentre compiamo il movimento, questo stimolo ha degli aspetti positivi come una maggiore stabilità del busto dovuta alla presenza di aria nei tessuti, una propensione maggiore alla concentrazione e alla percezione dei movimenti, ma anche degli aspetti negativi per niente simpatici, aumento del battito cardiaco e diminuzione dell’ossigeno nei tessuti con conseguente indebolimento dei muscoli, tendenza a fare movimenti veloci e scattanti per riprendere il respiro, e un improvviso cedimento del corpo in caso di mancato appiglio o di perdita di equilibrio.

Per evitare tutto questo è sufficiente un minimo di concentrazione e invece di andare in apnea durante un movimento delicato, espirare il fiato lentamente mentre si compie il gesto!

I principianti non abituati ai movimenti di autoassicurazione devono restare concentrati in prossimità dei fittoni, può sembrare strano ma un errore molto comune è continuare a salire lasciando entrambi i moschettoni dietro al fittone, questo comporta un improvviso strattone verso il basso e ci obbliga a indietreggiare per sistemare i moschettoni.

Mentre si va in ferrata dobbiamo ricordarci che pur dovendo usare braccia, mani e schiena, i muscoli più allenati alla resistenza di un escursionista sono comunque le gambe, affrontare una ferrata issandosi a forza di braccia non ci farà andare molto lontano, l’acido lattico ben presto ci bloccherà ogni movimento obbligandoci ad una triste ritirata.

Solitamente si dice che il carico di lavoro dovrebbe essere ripartito in percentuale tra il 60-70 % per le gambe e il 40 – 30 % per le braccia che durante la salita dovrebbero avere più un ruolo di stabilizzatori dell’equilibrio che di sistema di trazione!

Se siete dei neofiti delle ferrate è molto meglio farsi accompagnare da una guida o da qualcuno di esperto, meglio ancora se ha già percorso quella specifica ferrata!

Attenzione in caso di temporali! Il cavo metallico farà da messa a terra naturale per i fulmini, quindi in caso di maltempo temporalesco sganciatevi il prima possibile dal cavo e posizionatevi nel luogo più sicuro e lontano dal cavo possiate trovare e aspettate che passi il temporale!

Per il resto valgono le solite norme di comportamento, studiate e verificate l’itinerario, preparatevi fisicamente, avvisate sempre qualcuno spiegando il giro che volete fare, controllate il meteo!