Pizzo dei tre confini
Il monte e la val bondione
Il Pizzo dei Tre Confini, con i suoi 2824 mslm, è una delle cime più alte della val Seriana, si trova nella parte alta della valle, sul lato sud della conca del lago del Berbellino.
A dispetto del nome, il pizzo è situato interamente in provincia di Bergamo, lungo il crinale che collega il Pizzo Recastello al Monte Gleno. Il nome deriva dal fatto che originariamente questo segnava la linea di demarcazione tra i confini amministrativi di Vilminore di Scalve, Bondione e Lizzola, questi ultimi due raggruppati nel 1927 nell'entità amministrativa di Valbondione.
Si tratta di una salita lunga con un dislivello impegnativo (1550 mdd) ma incredibilmente remunerativa dal punto di vista paesaggistico, inoltre sfiorare i 3000 mslm da sempre un certo fascino ad ogni escursione! Il sentiero è generalmente ben segnato e l’unica parte impegnativa è l’ultimo tratto di cresta che si percorre su sfasciumi, faticosi ma non pericolosi.
Tenendo presente tutti i fattori in causa non è una salita per principianti, oltre al dislivello, l’ultima parte richiede un passo sicuro e confidenza con terreni un po instabili, il periodo migliore è quello estivo, anche se i più bravi ed allenati possono raggiungere la cima anche muniti di ciaspole in questo caso però ci si avvicina più all’alpinismo che non all’escursionismo!
Descrizione della gita
Da Lizzola si segue la strada che porta la quartiere Valletera, prima che la strada entri definitivamente fra le case, a destra si tacca una piccola poderale dal fono asfaltato, in basso a sinistra verniciato sui sassi è visibile il segnavia CAI322, quella è la nostra strada!
La Stradina aggira il quartiere e inizia la risalita della val Bondione. Si oltrepassa ignorando il bivio per la miniera Lupi e poco oltre ci si tiene sulla destra, si continua a salire facilmente lungo il fondovalle fino a quota 1640 mslm, dove bisogna ignorare il segnavia CAI304 e continuare a destra lungo il CAI322, da questo punto la pendenza aumenta e con una paio di cambi di direzione si giunge alle baite Sasna, si prosegue tra pascoli e roccette fino alla conca del lago Bondione, dove è possibile trovare neve anche in stagione inoltrata, continuiamo sullo stesso segnavia tenendo il laghetto alla nostra destra e ci si dirige verso il tratto finale della cresta con qualche cambio di direzione.
Facendo attenzione agli sfasciumi, si arriva finalmente in vetta!
È possibile ridiscendere per lo stesso itinerario
