Val d'Aveto

la valle che si accende in autunno

panorama sulla val d'Aveto
panorama sulla val d'Aveto

Esistono luoghi che hanno la capacità di imprimersi negli occhi e nella memoria semplicemente al primo sguardo, uno di questi è la Val D’Aveto, la scoprii, e ne rimasi fulminato, agli inizi degli anni 90, con Angelo Fugazzi “il lupo della val d’Aveto” un granitico accompagnatore CAI Milano.

Situata tra la Liguria e l’Emilia Romagna, la valle è un punto d’incontro non solo tra regioni diverse ma anche tra alpi marittime e appennini, per questo al suo interno si possono trovare aspetti botanici di entrambe le zone, calda in estate e abbondantemente ricoperta di neve in inverno, la valle sembra inseguire mondi diversi al ritmo delle stagioni che passano. Percorrendo il torrente Aveto che la accompagna si ha la sensazione che fra questi piccoli paesi il tempo si sia fermato o quanto meno abbia rallentato il suo incedere. Ferriere, Santo Stefano d’Aveto, Rezzoaglio, Corte Brugnatella e Cerignale sono i comuni più importanti della valle, messi insieme non arrivano a 5000 abitanti, questo ci aiuta a capire quanto la valle sia adagiata su ritmi ormai dimenticati.

Ma la vera magia viene sprigionata nei mesi autunnali, quando tutte le foreste che la ricoprono brillano di colori intensi e vivi, contrastati spesso da un cielo blu inteso su cui arrivano ancora i riflessi del mare che non dista molti chilometri.

Oggi, fortunatamente, all’interno della valle si estende il parco naturale regionale dell’Aveto, istituito nel 1995 copre una superficie di 3018 ettari. In questa vasta area si trovano tre valli principali, la Val d’Aveto, la Valle Sturla e la Val Greveglia.

Il parco funziona bene al punto tale che il predatore più schivo delle foreste è tornato ad abitarvi, il lupo!

Le aree geografiche più importanti sono il monte Pagliaro, il monte Penna, io monte Maggiorasca, il monte Aiona, la foresta del Penna, il Lago delle Lame e il Lago degli Abeti.

Anche l’inverno è un ottima stagione per esplorare la valle muniti di ciaspole, solitamente le nevicate non mancano, e la rete sentieristica estiva può essere in gran parte percorsa anche in inverno.

Personalmente ritengo che questa sia una valle da vivere con la massima calma, per avvicinarsi alla sua anima ancora contadina, un luogo in cui è ancora la natura a dare il tempo agli eventi della vita quotidiana, le foreste sono talmente ricche di fauna che non è raro avvistare tassi, ricci, volpi, gufi, civette e altre creature che vivono in questi luoghi, vale quindi la pena esplorarle lentamente guardandosi bene intorno e tendendo le orecchie!

Purtroppo anche in questo caso devo far notare che la segnaletica escursionistica non è all’altezza del luogo, quindi il mio consiglio è sempre lo stesso, studiate bene il percorso!

La valle ebbe un visitatore illustre, lo scrittore Ernest Hemingway. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1945, passando sia per la val d'Aveto come corrispondente di guerra al seguito delle truppe angloamericane, si dice abbia scritto sul proprio diario questa frase:

« Oggi ho attraversato la valle più bella del mondo »