Il monte piatto e i massi avelli

i misteriosi massi avelli

Torno è uno dei più caratteristici paesini che si affacciano sul Lago di Como, con le sue semplici case, i ristoranti, i caffè. La parrocchiale di Santa Tecla si affaccia sulla piazzetta del porticciolo. L'edificio di origini romaniche, è affiancato da un elegante campanile e decorato da un bel portale in marmo a sguancio e colonnine del 1480 con un imponente rosone centrale gotico.

Su questo caratteristico promontorio roccioso, lungo la sponda interna del Lario occidentale, si arrampica in alto il paese che ha mantenuto le forme del borgo antico nelle strade strette ed erte che si snodano nel centro storico lasciando intravvedere a tratti il luccicare del lago.

Un masso avello è una tomba ad inumazione scavata in un masso erratico di granito, sarizzo, gneiss o serpentino.

Questi reperti sono tipici del territorio comasco, in nessun altro luogo esistono testimonianze paragonabili.

Attualmente sono 32 i massi avelli classificati, mentre rimane il dubbio per altri 7.

Risultano concentrati per la maggior parte nel triangolo lariano ed in Brianza, occasionalmente sono stati rinvenuti anche in Val d'Intelvi, Val Menaggio, Val Bregaglia, Val Codera, Canton Ticino e nelle vicinanze di Como.

I massi avelli rappresentano ancora un mistero archeologico, sia per quanto riguarda la loro datazione, sia per la loro collocazione culturale.

In epoche più o meno recenti sono stati profanati, spesso utilizzati per altri scopi, come lavatoi per esempio, pochissimi sono state trovati integri in epoche recenti. Nessun oggetto è stato ritrovato al loro interno o nelle immediate vicinanze che potesse aiutare nella loro datazione. Nessuna leggenda o tradizione popolare ci può indicare un'epoca o una popolazione di riferimento.

Sopra Torno, a un'altitudine di circa 600 metri, è situata la frazione Montepiatto nella quale si trova una chiesetta dedicata a Santa Elisabetta in una splendida posizione panoramica.

In una radura del bosco a poche decine di metri si può raggiungere un grande masso erratico, denominato Pietra Pendula. Questo trovante si presenta come un enorme fungo che si staglia nel bosco in bilico precario su di un altro sasso calcaree di dimensioni decisamente inferiori. Sul sentiero che porta alla Pietra Pendula si incontra un altro masso erratico chiamato la Roccia di San Carlo Borromeo legato a una leggenda secondo la quale il Santo vi spiccò il volo insieme alle monache del convento e ricomparve al Sacro Monte di Varese presso la casa madre delle suore. Un'altra leggenda dice che San Carlo avrebbe appoggiato la mano sulla parete rocciosa per far scaturire dalla fenditura dell'acqua per dissetarsi.

descrizione delle gita

Dall’abitato di torno si risale la via Tridi finchè l’asfalto lascia il posto all’acciotolato e si inizia a salire in mezzo al bosco, poco dopo la fine dell’asfalto un sentiero si stacca deciso alla nostra sinistra, dobbiamo seguirlo e salire ripidamente il fianco del monte piatto, è una salita tipica delle montagne che costeggiano il lago di Como, ripida e senza pause! In poco più di 300 mdd giungiamo alle radure sul monte piatto e al piccolo centro abitato, da qui i panorami sul lago sono splendidi, specialmente dalla terrazza del piccolo santuario di santa Elisabetta. Possiamo tranquillamente gironzolare per il caratteristico borgo, senza perderci però la pietra pendula che si trova dietro il santuario, dopo la visita alla pietra si prosegue sul sentiero che porta alla strada comunale per Piazzaga, la si percorre comodamente in discesa fino al borgo di Piazzaga, altra luogo estremamente suggestivo e fuori dal tempo, da qui si prosegue in discesa lungo una mulattiera scalinata che in breve ci porta al bivio da cui parte il sentiero dei massi avelli, giriamo quindi a destra e seguiamo l’itinerario archeologico in mezzo al bosco che con un anello ci riconduce alla mulattiera scalinata che riprendiamo in discesa  verso Travaina, da qui si segue la mulattiera che comodamente ci riporta a Torno



il percorso

Lunghezza Percorso: 7,3km

Dislivello totale: 735 mt

Pendio Medio: 18,5%

Classificazione: T/E

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Punti d'appoggio:

il crotto di piazzaga