L'anello della Val Ravella

Le piccole dolomiti vicine a Milano

I Corni che sovrastano la Val Ravella
I Corni che sovrastano la Val Ravella

Tra alpeggi, rifugi e tracce di fossili

La Val Ravella si trova sul confine meridionale del Triangolo Lariano, tanto che dalle sue cime che si rivolgono a sud ci si affaccia direttamente sulla Brianza e sulla pianura Padana.

La valle prende il nome dal torrente che nasce poco sotto i corni di Canzo e che ridiscende fino al paese omonimo per poi finire nel fiume Lambro.

La val Ravella ospita il parco regionale della foresta dei corni di Canzo e la riserva naturale del sasso Malascarpa, inoltre esiste un sentiero geologico (Sentiero Geologico Naturalistico Giorgio Achermann) che dalle fonti Gajum sale fino al santuario di Sani Miro. Lungo il percorso si trovano diversi massi erratici qui portati dal ghiacciaio durante l'ultima glaciazione, in particolare si riconoscono grossi blocchi verdastri di serpentinite e di serizzo

Le cime più importanti sono i Corni di Canzo, si tratta di tre cime rocciose, disposte da est a ovest che prendono il nome dal comune di Canzo, infatti quella centrale e quella occidentale delimitano la testata settentrionale della val Ravella ed al contempo costituiscono il confine fra il comune di Canzo e quello di Valbrona. Solo la terza cima, quella più bassa, è nel territorio del comune di Valmadrera.

Il Corno occidentale è alto 1.373 m s.l.m., quello centrale 1.368 metri, mentre quello orientale raggiunge solo 1.232 m s.l.m.

Vista la particolare genesi geologica dei Corni, che consente loro di elevarsi con ripidi salti rocciosi verticali, il panorama della valle ricorda quello delle dolomiti, anche se i corni sono di originati da rocce metamorfiche e non sedimentarie come le dolomiti.

Nella parte centrale della valle troviamo il Rifugio Terz’alpe ottimo punto di appoggio per ogni escursione, mentre più in alto, sul fianco meridionale sorge il rifugio Consiglieri.

L’anello della val Ravella è percorribile anche in inverno a patto di avere la giusta attrezzatura, e previa informazione sullo stato dei sentieri.

I panorami offerti dalle cime del sasso malascarpa (su cui si possono vedere dei fossili), dal Monte Rai (chiamato così per la presenza di un ripetitore televisivo) e dal monte Cornizzolo spaziano dal monte rose, alle Grigne e dal Resegone alla Pianura Padana e gli Appennini!

Descrizione della gita

Dall’abitato di Canzo si sale fino alle fonti Gajum dove si può lasciare la macchina, subito dopo il parchetto che ospita la fonte si gira a sinistra e si sale la “via per le Alpi” una carrozzabile che porta fino al rifugio Terz’Alpe, passando per l’interessante prim’Alpe che ospita un sentiero botanico ed una struttura affidata a Legambiente per la sensibilizzazione sui tempi ambientali. Immediatamente prima del rifugio, si gira a sinistra abbandonando la mulattiera e si sale ripidi per pochi metri fino ad incontrare un sentiero a mezzacosta, qui si gira a destra e ci si avvia verso la colma della Val Ravella (1010 mslm). Giunti alla colma seguendo un comodo sentiero si gira a destra rimanendo nel bosco e si sale facilmente al Sasso Malascarpa, ci si tiene sulla destra e si raggiunge la strada carrozzabile che serve ai tecnici per raggiungere l’antenna del ripetitore RAI, lungo questo tratto che ci porta verso il rifugio Consiglieri si gode uno splendido panorama dal Monte Orsa alle Grigne, alla Pianura Padana! Poco prima del Rifugio si piega a destra sul sentiero numero 7 iniziando una bella discesa nei boschi della foresta della riserva del sasso Malascarpa che ci porta al sentiero geologico che corre lungo le rive del torrente Ravella a fondovalle, si gira a sinistra e si segue l’interessante sentiero che in pochi minuti ci riporta all’alpe Gajum!



Il Percorso

Lunghezza totale: 10,1 Km

Dislivello totale: 879 mt

Pendenza media: 15,3%

Carattere della gita: T\E

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Punti d'appoggio:

Rifugio Terz'Alpe

Rifugio Consiglieri