Il G.P.S.

Animazione della costellazione di satelliti del GPS durante il movimento di un ricevitore a terra
Animazione della costellazione di satelliti del GPS durante il movimento di un ricevitore a terra

Negli ultimi anni, il concetto dell’orientamento è stato pesantemente rivoluzionato dalla diffusione di una tecnologia chiamata G.P.S, acronimo di Global Positiong System.

un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile che, attraverso una rete satellitare dedicata di satelliti artificiali in orbita, fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche ed orario, in ogni condizione meteorologica, ovunque sulla Terra o nelle sue immediate vicinanze ove vi sia un contatto privo di ostacoli con almeno quattro satelliti del sistema. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l'elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.

Il sistema GPS è gestito dal governo degli Stati Uniti d'America ed è liberamente accessibile da chiunque sia dotato di un ricevitore GPS. Il suo grado attuale di accuratezza è dell'ordine dei metri, in dipendenza dalle condizioni meteorologiche, dalla disponibilità e dalla posizione dei satelliti rispetto al ricevitore, dalla qualità e dal tipo di ricevitore, dagli effetti di radiopropagazione del segnale radio in ionosfera e troposfera (es. riflessione) e degli effetti della relatività.

Inizialmente i dispositivi GPS hanno fatto la loro apparizione sulle automobili in sostituzione dei vecchi atlanti autostradali e nel giro di pochi anni parallelamente allo sviluppo della cartografia digitale, il mercato ha proposto dei GPS pensati per l’escursionismo. I primi modelli messi in vendita avevano una schermo in bianco e nero, non erano cartografici e si limitavano a dare le informazioni relativi alle coordinate geografiche, la direzione, l’altimetria e altre informazioni relative ai tempo percorsi, la velocità eccetera. La prima vera novità di questi dispositivi, ancora prima che diventassero a colori e cartografici era la possibilità di fissare dei Waypoint, ovvero dei punti memorizzati a determinate coordinate, che potevano corrispondere al luogo dove si era lasciata la macchina o un rifugio e, una volta fissati questi punti il dispositivo era in grado di darci la direzione per raggiungere un determinato Waypoint.

Oggi ovviamente questa possibilità è stata mantenuta, ampliata e affiancata a moltissime altre caratteristiche, tra cui la cartografia topografica digitale a colori è forse la più importante.


Utilizzare un G.P.S.

Un moderno GPS cartografico a colori
Un moderno GPS cartografico a colori

Ho acquistato il mio promo GPS Outdoor circa 5 anni fa spendendo una cifra piuttosto alta e contrariamente a quanto pensavo si è rivelato piuttosto complicato da usare. Tralasciando i difetti della cartografia o le mancanze tecniche dell’oggetto in questione, il problema maggiore è stato approcciare un modo differente di intendere l’orientamento.

L’orientamento automatico del GPS rispetto al nord o rispetto alla posizione dell’escursionista, l’utilizzo del MAP DATUM come protocollo di comunicazione dei dati cartografici e altre novità hanno reso un po’ complicato l’inizio con questa tecnologia. Dopo un po’ di pratica ho individuato sostanzialmente due differenti modalità di utilizzo.

 

Un GPS per l’outdoor moderno offre moltissime caratteristiche, opzioni e possibilità, ma esistono sostanzialmente due modi per utilizzarlo, come registratore o come sistema di navigazione.

In fase di registrazione il dispositivo viene impiegato solo per registrare la propria traccia ovvero la strada che abbiamo percorso ed eventualmente i waypoints che abbiamo deciso di salvare, oltre a questo, il dispositivo è in grado di rilevare la nostra velocità, media e massima, il dislivello totale che si è percorso, sia in salita che in discesa, l’ora dell’alba e del tramonto, la distanza chilometrica e altre informazioni.

Il tutto viene solitamente condensato in un unico file che può essere scaricato sul pc e visualizzato o sul programma del GPS o su una piattaforma comune come ad esempio Google Earth. File dopo file si può creare un vero archivio delle escursioni e volendo metterlo a disposizione di altri utenti attraverso siti specializzati nella condivisione delle tracce GPS, questi siti sono molto utili per reperire itinerari fatti da altre persone che possiamo intraprendere personalmente se li riteniamo interessanti.

 

In modo diametralmente opposto possiamo caricare un percorso che abbiamo trovato in rete o che abbiamo creato noi attraverso il software del GPS installato sul pc, e seguirlo per la nostra escursione. In questo modo registreremo solo una parte dei dati non relativa al percorso vero e proprio. Così facendo il nostro GPS sarà una guida più che un registratore e ci mostrerà se siamo effettivamente sulla strada giusta oppure no, l’itinerario verrà solitamente mostrato con una linea rossa disegnata sopra la cartografia e la nostra posizione con una freccia o un pallino colorato.

Anche utilizzando una tecnologia così moderna e performante, il mio consiglio è sempre quello di studiare dettagliatamente il percorso prima di caricarlo nel GPS e se possibile aggiungere alcuni Waypoint che saranno molto utili nel determinare al volo la nostra posizione rispetto alla traccia.


Pregi e Difetti

In questa sezione dedicata all’orientamento vi ho parlato di come nebbia e fitta boscaglia sono tra i maggiori nemici che possiamo incontrare sul nostro cammino, un GPS può essere la soluzione definitiva a questi problemi? Si ma ad una condizione, che il percorso che stiamo seguendo sia stato precaricato nel dispositivo. Questo infatti è il grande limite del GPS, oltre a dipendere dalla carica della batteria per funzionare, non riesce ad essere un sostituto completo della cartina tradizionale, e questo per vari motivi, tra cui le ridotte dimensioni dello schermo che non consentono una buona visione d’insieme e la scarsa qualità delle mappe topografiche in commercio, che non ostante costino parecchio, riportano degli errori a volte decisamente gravi. Faccio un esempio per cercare di chiarire meglio il concetto.

Immaginiamo di essere su un sentiero, non conosciamo particolarmente la valle in cui ci stiamo inoltrando, e la nostra meta è un rifugio, abbiamo commesso il grave errore di non documentarci prima e ci stiamo affidando solo al G.P.S., non abbiamo neppure la cartina con noi. Ad un tratto troviamo un bivio, siamo nel bosco e il rifugio non si vede, prendiamo il GPS, lo accendiamo, attendiamo il segnale e finalmente appare un puntino blu, siamo noi! Purtroppo però la cartografia digitale che usiamo è topografica ma non riporta tutti i sentieri quindi non sappiamo dove siamo, decidiamo quindi di ridurre il livello di zoom per avere un’idea più chiara della situazione, ma su uno schermo grande come un normale smartphone i dettagli si impastano insieme e il risultato è molto caotico, oltretutto la mappa a causa dell’interferenza elettromagnetica generata dal GPS stesso continua a muoversi, tentando di allinearsi con il nord impedendoci di capire esattamente in quale direzione siamo rivolti. In questa situazione tutte le moderne possibilità di un GPS risultano inutili.

L’unica vera, importante informazione che un GPS è in grado di darci in ogni momento sono le nostre coordinate, su una moderna cartina topografica le coordinate sono riportate sui bordi, e sono facilmente rintracciabili sulla mappa.

Utilizzato in questo modo il GPS diventa uno strumento potentissimo e affidabilissimo, ma solo se lavora di concerto con la cara, vecchia, cartina topografica!


Consigli per gli acquisti

Un GPS Outdoor corredato di cartografia digitale e software non è proprio alla portata di tutti, i prezzi partano da circa 300 euro e salgano anche a 600 per i modelli più recenti e ricchi di funzionalità.

Per esperienza personale sconsiglio di spendere molti soldi in dispositivi tanto costosi, che hanno un grandissimo limite nella durata della batteria e nelle mediocrità delle mappe digitali.

Esistono ancora in commercio e stanno anche incontrando una sorta di nuova espansione i dispositivi non cartografici, ottimi per la registrazione del percorso e dei waypoints e in grado di darci tempestivamente le nostre coordinate da ricercare poi sulla cartina.

Se non vi interessa registrare i percorsi, potete scaricare una delle tantissime app gratuite per smartphone che fungono da gps e che possono restituirvi le coordinate geografiche, attenzione però, questi dispositivi solitamente sfruttano la rete cellulare 3G per attivare il gps, quindi se non c’è copertura 3G, il risultato ottenuto potrebbe essere inesatto o non venire del tutto mostrato.