Delirio WWF

È di questi giorni la notizia della dismissione della via ferrata Sandro Pertini, un percorso da brividi a precipizio sulla Vallunga, che conduce da Selva all'Altopiano della Stevia dove si trova l'omonimo rifugio.

Tutto parte da una denuncia del WWF, secondo cui la presenza della via ferrata crea troppi problemi ad alcune specie di uccelli, tra cui le aquile che nidificano proprio in quell’area.

Il Consiglio di stato ha accolto la denuncia del WWF nel 2012 e ha decretato la dismissione, non ostante il sindaco di Selva abbia portato ampia documentazione per dimostrare come gli uccelli abbiano semplicemente scelto di cambiare parete rocciosa e nidificare a poche centinaia di metri di distanza, cosa peraltro abbastanza ovvia.

Devo riconoscere che negli ultimi anni ho riveduto le mie posizioni riguardo al turismo in montagna, avvicinandomi in parte alle idee radicali di Reinhold Messner, forte sostenitore dell’eliminazione delle vie ferrate e di molti impianti di risalita.

Penso però che in questo specifico caso il delirio pseudo ambientalista e radical chic del WWF abbia come si suol dire…. Pisciato fuori dal vaso.

Senza entrare nel merito di quanto turismo di massa potesse generare la ferrata Pertini, mi chiedo dove sono gli alfieri del WWF quando intere porzioni di boschi vengono rase al suolo per fare posto ad improbabili nuovi impianti sciistici, senza ovviamente mai tenere conto che ad un aumento del traffico e del turismo non corrispondono mail modifiche e miglioramenti alla viabilità, quindi una singola nuova pista da sci crea un danno ambientale ben più grave di una ferrata ormai in uso da anni tanto che aquile, gracchi, falchi e pennuti vari hanno traslocato pochi metri più in la, e magari dalla prossima estate si chiederanno, ma che fine hanno fatto tutti quegli idioti che salivano in fila indiana sulla parete?

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